Nello smart packaging, la sostenibilità parte dal progetto

Pubblicato: 11/05/2021

Progettazione, monitoraggio, materiali: Cama Group massimizza il grado di sostenibilità di prodotti e processi in più modi. «Come società lavoriamo esclusivamente sul packaging secondario», precisa il Sales Executive Manager Cristian Sala. «I nostri imballi sono al 100% in cartone, materiale sostenibile che ha conosciuto un forte aumento delle richieste rispetto alla plastica».

Per ridurre i consumi dell’utilizzatore finale, Cama Group è inoltre impegnata ad aumentare l’efficienza della macchina, raggiungendo valori molto alti. «Aumentando l’efficienza della macchina non si creano scarti o danneggiamenti del prodotto, e questo costituisce un contributo indiretto alla sostenibilità: tutto ciò che viene realizzato, è reso spedibile, consumabile e vendibile», sottolinea Sala.

Per i sistemi di lavorazione, Cama Group parte dallo studio della scatola e del packaging, scelta che permette di minimizzare l’impiego di cartone per gli imballi. «Abbiamo diverse soluzioni brevettate in questa direzione, frutto del connubio tra lo studio di marketing condotto con il cliente e il tipo di soluzione finale più idoneo», racconta Sala. «Questo processo ci può portare a scatole dedicate, come è accaduto per esempio per gli snack di un noto produttore italiano, o a piattaforme replicabili in diverse sedi mondiali, come avvenuto nel caso di una famosa multinazionale attiva nel settore del cioccolato per l’imballaggio di praline».

Si tratta, perciò, di brevetti prettamente legati all’imballo, con il vantaggio di ridurlo e di massimizzarne resistenza e forza. «Si guadagna così un netto miglioramento anche in termini di spedizione ed esposizione», rimarca Sala.

Anche l’efficienza energetica inizia con la progettazione

Per gli aspetti di efficienza energetica, Cama Group lavora sula progettazione della macchina e il monitoraggio dei consumi. «Spesso nelle macchine sono installati dei dispositivi, sia hardware sia software, che servono per monitorare il grado di efficienza energetica», interviene l’R&D Manager, Massimo Monguzzi. Il monitoraggio puntuale del consumo elettrico e di aria compressa dà nel tempo la possibilità di individuare tempestivamente eventuali anomalie.

«Preventivamente, però, già la progettazione è orientata al risparmio energetico», aggiunge Monguzzi. «Di fatto attuiamo una serie di accorgimenti che ci consentono una progettazione orientata all’energy saving: anche dove non richiesto dalle normative, utilizziamo motori elettrici con la classe di efficienza energetica più alta; andiamo, inoltre, a dimensionare correttamente la taglia dei motori e degli azionamenti, in modo da avere il minor consumo e la minore richiesta di potenza possibili dagli stabilimenti; in più, ci impegniamo ad attuare delle soluzioni con drive Rip con possibilità di rigenerazione dell’energia, scelta che aumenta l’efficienza energetica della macchina soprattutto nelle applicazioni di robotica; infine, limitiamo le lunghezze dei tubi pneumatici non necessari, riducendo così al massimo il consumo di aria compressa».

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