Il digitale per la sostenibilità degli imballaggi: l’etichetta ambientale diventa digital

Pubblicato: 06/12/2022

La sostenibilità, sappiamo tutti, guiderà lo sviluppo economico futuro per la salvaguardia ambientale e non solo. Parlando di packaging, la sostenibilità è un prerequisito dal momento che gli imballaggi diventano per loro natura rifiuti nel momento in cu si acquista un prodotto. Per questo il loro corretto smaltimento è d’obbligo.

E poiché non è facile districarsi tra materiali e sistemi di raccolta differenziata, ecco che il legislatore è intervenuto con il D.Lgs. n. 116/2020, che prevede dal 1 gennaio 2023 l’obbligo di inserire sui packaging tutte le informazioni per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi. Diventa, altresì, obbligatoria l’identificazione del materiale di composizione dell’imballaggio.

È stato pubblicato (il 22 novembre 2022) anche il decreto che definisce le Linee Guida sull’etichettatura ambientale degli imballaggi per il corretto adempimento degli obblighi di etichettatura, che ricalca i contenuti delle Linee Guida per una etichettatura ambientale obbligatoria degli imballaggi di Conai già ampliamente adottate dalle imprese nel corso dei precedenti mesi.

Inoltre, nel rispetto dei principi della libera circolazione delle merci, le Linee Guida sottolineano la possibilità di adottare – per tutti gli imballaggi – i canali digitali per la trasmissione delle informazioni obbligatorie.

Al via l’etichetta ambientale digitale

Il Mite, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha, dunque, pienamente riconosciuto la possibilità di ricorso al digitale, aprendo la strada all’etichetta ambientale digitale

Non occupa spazio sull’imballaggio, è facilmente accessibile, economica e più informativa, personalizzabile e plurilingue e si sta rivelando particolarmente interessante soprattutto per i casi più complessi.Si pensi a imballaggi neutri, preincartati, multilingua, packaging di piccole dimensioni o già densi di informazioni, prodotti di importazione o destinati all’export.

Quando il mercato anticipa il legislatore…

EAD è l’etichetta ambientale digitale creata da Giunko – ex startup innovativa, oggi pmi specializzata nello sviluppo di soluzioni cloud-based indirizzate al mondo mobile e web – che permette agli operatori di adeguarsi immediatamente alla normativa, perché sfrutta il codice a barre, un elemento già presente sulle etichette tradizionali, per dare la più elevata e completa estensione digitale alle informazioni di smaltimento stampate sugli imballaggi.

Tutto ciò è possibile attraverso la piattaforma dell’app Junker, che da oltre 5 anni rappresenta il principale riferimento nazionale in materia di raccolta differenziata. Grazie all’integrazione con Junker app, EAD consente di andare ben oltre i requisiti di legge, fornendo le indicazioni di smaltimento validate e geolocalizzate per ogni Comune italiano. Questa funzionalità, impossibile per un’etichetta cartacea, utilizza il Gsm degli smartphone, permettendo di geolocalizzare il device da cui proviene la richiesta. 

EAD funziona anche tramite lettura diretta di un Qrcode per il prodotto.

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