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Nuova Normativa UE Imballaggi: le prospettive per la filiera produttiva del packaging

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Nuova normativa UE Imballaggi

Il 24 aprile 2024 è stata approvata la Nuova Normativa UE Imballaggi (PPWR – Packaging and Packaging Waste Regulation), che entrerà in vigore il 1° gennaio 2030. Questa normativa rappresenta una sfida per tutte le aziende della filiera produttiva del packaging, in particolare quelle del settore food & beverage e, specificamente, per le aziende italiane. L’approvazione definitiva è avvenuta con 476 voti favorevoli, 129 contrari e 24 astensioni. Nessun europarlamentare italiano ha votato contro il provvedimento. Tra i favorevoli si trovano gli eurodeputati italiani di Ecr (Fratelli d’Italia), Ppe (Forza Italia), S&D (Pd) e M5S.

1. Imballaggi in plastica: un problema o un’opportunità?

Gli imballaggi, o packaging come vengono spesso chiamati, rappresentano un’industria in forte crescita, direttamente collegata ai consumi e alla produzione e distribuzione di beni di ogni tipo. Tuttavia, questo settore è anche fonte di potenziali sprechi e contribuisce alla produzione di plastica, materiale da cui da tempo si cerca di svincolarsi. La plastica, tuttavia, continua a dominare il mercato degli imballaggi grazie ai suoi vantaggi industriali.

1.1 Il Mercato degli Imballaggi

Nel 2018, l’industria degli imballaggi ha generato un fatturato di 355 miliardi di euro nell’UE, con una produzione che è passata dai 66 milioni di tonnellate del 2009 agli 84 milioni del 2021. Nel 2021, ogni cittadino europeo ha prodotto in media 188,7 kg di rifiuti di imballaggio, cifra destinata a crescere fino a 209 kg nel 2030 in assenza di nuove misure correttive.

1.2 Crescita del Settore in Italia

In Italia, il settore degli imballaggi prevede una crescita di circa il 2% entro il 2026. La plastica rigida, il metallo rigido e la carta dominano il mercato, con la plastica che detiene il 36,4% del mercato e una crescita stimata del 2,3% entro il 2026. Questo trend è attribuibile principalmente ai vantaggi garantiti dalla plastica come basso costo e peso contenuto.

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1.3 Verso un’Economia Circolare

Tuttavia le nuove misure legislative europee mirano a ridurre gli sprechi e promuovere l’economia circolare. Entro cinque anni, i Paesi dell’UE dovranno garantire la raccolta differenziata di almeno il 90% delle bottiglie di plastica monouso e dei contenitori per bevande in metallo. L’obiettivo è giungere a una gestione più sostenibile dei rifiuti.

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1.4 Impatti sull’Industria Italiana

L’industria italiana della plastica, leader nel riciclo, deve valutare attentamente i punti salienti della nuova normativa, considerando anche le deroghe previste che potrebbero mitigare l’impatto delle nuove regole.

2. Cosa prevede la Nuova Normativa UE Imballaggi

La Nuova Normativa UE sugli Imballaggi (PPWR) introduce misure che coprono l’intero ciclo di vita degli imballaggi, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti e promuovere il riutilizzo e il riciclo. Di seguito, i principali dettagli della normativa.

2.1 Riduzione degli Imballaggi

La normativa prevede obiettivi di riduzione degli imballaggi del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040. I produttori e gli importatori dovranno garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo.

2.2 Divieto per Imballaggi di Plastica Monouso

A partire dal 1° gennaio 2030, alcuni imballaggi in plastica monouso saranno vietati, inclusi:

  • – Imballaggi per frutta e verdura fresche non trasformate
  • – Imballaggi per cibi e bevande consumati in loco
  • – Monoporzioni per condimenti, salse, panna da caffè e zucchero
  • – Piccoli imballaggi monouso utilizzati negli alberghi
  • – Borse di plastica ultraleggere sotto i 15 micron

2.3 Promozione del Riutilizzo

Sono stati fissati obiettivi di riutilizzo specifici per gli imballaggi di bevande alcoliche e analcoliche, imballaggi multipli e per la vendita e il trasporto. I distributori finali dovranno offrire ai consumatori la possibilità di utilizzare contenitori riutilizzabili.

2.4 Miglioramento del Riciclo

Tutti gli imballaggi dovranno essere riciclabili secondo criteri rigorosi. Inoltre, saranno introdotti obiettivi sul contenuto minimo riciclato per gli imballaggi di plastica e obiettivi minimi di riciclaggio per i rifiuti di imballaggio.

2.5 Deroghe Previste

La normativa prevede deroghe per determinati imballaggi e condizioni:

  • – Plastica compostabile e correttamente raccolta
  • – Frutta e verdura trasformate
  • – Imballaggi compositi con almeno il 95% di carta
  • – Esclusioni per imballaggi flessibili a contatto con gli alimenti, trasporto di beni pericolosi, grandi macchinari, e cartone

Deroghe statali sono previste per Paesi che superino determinati parametri di riciclo e riduzione dei rifiuti. Le microimprese e i piccoli operatori con superficie di vendita ridotta o produzione annuale limitata di rifiuti possono anche beneficiare di deroghe.

3. Le reazioni della politica e degli operatori del settore

Fin da subito non si sono fatte attendere le reazioni della politica, europea e italiana, e quelle degli operatori del settore

3.1 L’impatto sull’industria Italiana

L’industria italiana della plastica e degli imballaggi dovrà a questo punto affrontare sfide radicali. L’Italia è infatti leader nel riciclo, con il 71,5% dei rifiuti riciclati, e dovrà ora adattarsi a una normativa che privilegia il riutilizzo. Questo comporterà cambiamenti significativi nei processi industriali e nella gestione della raccolta differenziata.

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